Il senso del ridicolo è il primo festival italiano sull'umorismo, sulla comicità e sulla satira. In tre giorni di incontri, letture ed eventi nella città più caustica d'Italia, Il senso del ridicolo s'inoltrerà nel sorprendente e fulminante mondo della comicità. Un festival di taglio culturale, non una galleria di comici, non una rassegna di spettacoli, non un convegno scientifico sull’umorismo. Piuttosto, un’esplorazione culturale e antropologica, una sorta di "safari" nei territori del comico, dell’umorismo, dell’ironia. Un safari divertente, ma non futile, dove gli animali esotici da fotografare e conoscere siamo noi stessi.
Tre giorni di incontri, letture ed eventi sul tema dell’umorismo.
La vita del nevrotico è, insieme, una tragedia e una farsa. Lo stesso si può dire delle vicissitudini del desiderio: c’è del tragico e c’è del comico. Anche il mestiere dello psicoanalista, confrontandolo con la tragedia e le “comiche” del desiderio, oscilla tra l’esperienza del dolore e quella ironica dell’incontro con le maschere farsesche della commedia della vita.
Fra quelli che ci circondano ci sono oggetti nati seri e divenuti ridicoli, oggetti nati ridicoli e divenuti seri, oggetti che risultano ludici per forma o per funzione. Percorreremo così un secolo di design italiano tramite fotografie inedite e materiale d'archivio: una galleria d’icone da cui si potranno ricostruire i modi e i versi in cui la cultura materiale (nella sua storia, con i suoi oggetti anonimi e con quelli firmati) ha incontrato il ridicolo.
Woody Allen è tra gli autori più amati di sempre. Il suo stile inconfondibile ha innovato generi come il racconto comico, la stand-up comedy, la sophisticated comedy, il Witz ebraico, la farsa, la parodia, il mockumentary. Una carriera eccezionale, sia per la quantità di opere, sia per la frequenza e diffusione dei successi, sia per le circostanze che l’hanno incredibilmente interrotta, se non spezzata. La scrittrice Nadia Terranova la ripercorre per giungere alla linea di confine tra l’ammirazione e l’ostracismo.
A partire da Modigliani / Modì / Maudit, ai livornesi una certa aura di maledizione rimane attaccata, come la bonomia ai bolognesi o l’ingegneria ai milanesi. L’evento che, come da tradizione, Il senso del ridicolo dedica ogni anno a Livorno, in questa edizione vede l’incontro di due talenti della produzione autoctona: la giornalista Eva Giovannini e il musicista e scrittore Bobo Rondelli, alle prese con la maledizione, la maldicenza e l’illimitata arguzia dell’essere livornesi.
Con il solo aiuto della sua voce una giovanissima attrice censisce differenze sociali e rionali e ritrae figurine romane a un tempo inverosimili e realistiche. Roma: Città Eterna ed eterna borgata, Capitale e capoccia. La sapienza di Pilar Fogliati mostra però anche due altre cose: come il romanesco sia il passepartout della comicità nazionale e come il nostro modo di parlare, qualunque esso sia, fornisca di noi il ritratto più fedele, la caricatura più crudele.
Pontefici e sovrani saranno anche la peste del mondo, ma seguitano disperatamente a far ridere: nelle pose, nelle lusinghe, nelle promesse, nelle minacce e nelle fregnacce. Se gli archetipi del potere sono immutabili, a distanza di due secoli Giuseppe Gioachino Belli resta invincibile maestro di scettico sarcasmo e amara dissacrazione. Filippo Ceccarelli prova a tirare il filo aggrovigliato che attraverso il poeta stringe i governanti di ieri a quelli di oggi.
Quali sono le qualità di un autore comico? A chiunque può capitare di dire una battuta che fa ridere la compagnia: è un evento gratificante ma che non ha altre conseguenze. È diversa la condizione di chi per professione deve saper produrre testi da far ascoltare o leggere a un pubblico, suscitandone ogni volta le risate. Il senso del ridicolo vuole stilare un elenco di qualità necessarie all'autore comico. Per questo ha interpellato follower e curiosi sui social e convocato ospiti particolarmente qualificati per rispondere.
Evento realizzato con il contributo di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori.
Il galateo comunica l’arte del ben figurare: ci addita il ridicolo della rozzezza ma ci espone al ridicolo del prezioso e dell’artificioso. I libri che ci fanno fare belle figure sono però, a loro volta, figurine da collezione: per Maria Cassi, attrice e comica che ha già portato in scena un irresistibile Galateo, come per Irene Soave, giornalista di cultura e costume che ha dedicato ai manuali per trovare marito il suo libro d’esordio. Le due appassionate di galatei dialogheranno sulle norme più inverosimili, ovvie, sagaci e inapplicabili, spulciate dalle rispettive collezioni.
Il nostro Silvio è, naturalmente, Orlando: pasticcere trotziska nel musical sognato da Nanni Moretti e cardinal Voiello, scaltro e maradoniano, per lo Young Pope di Paolo Sorrentino, attore di culto per registi come Salvatores, Luchetti, Avati, Ferrario, Mazzacurati e raffinato capocomico teatrale. Sollecitato da Stefano Bartezzaghi e Sara Chiappori, Silvio ci dirà d’Orlando: di come nascono la sua comicità e l’altra sua vocazione, drammatica, e dell’amore che ha saputo suscitare nel pubblico con le scelte di una carriera miracolosamente esente da ogni snobismo come da ogni banalità.
Dalle oniriche parrucche realizzate nel Settecento dal parrucchiere parigino Leonard, pare in stato di ebbrezza, passando per le folli creazioni di Elsa Schiaparelli, per arrivare ai travestimenti di Anna Piaggi e all’abito di ‘carne’ di Lady Gaga, questo incontro è un piccolo viaggio al confine tra moda e ridicolo.
Nel mondo delle barzellette tutti i bambini sono pestiferi, tutti gli scozzesi sono avari, tutti i tedeschi sono efficienti e stolidi, tutte le suocere sono insopportabili e tutti i carabinieri… Beh, lo sappiamo.
Un attore che è anche un ricercatore nel campo della cultura popolare, dopo le fiabe, le storie di guerra, le storie di manicomio, le canzoni, esplora il genere della barzelletta. Chi le inventa, cosa ci dicono, perché ci fanno ridere, cosa sono, alla fine, le barzellette?
Il “Direi che era un umorista” lo scrisse il musicologo Massimo Mila nel giorno in cui Primo Levi, suo amico personale, morì tragicamente. A più di trent’anni da quel giorno e a cento dalla nascita, il più grande esperto di Primo Levi ha raccolto pagine che dimostrano come Mila non si sbagliasse in merito all’autore che tra le sue fonti di ispirazioni dichiarò il Libro di Giobbe ma anche Gargantua e Pantagruel.
A leggere le pagine di Levi sarà l’attrice Federica Fracassi, che nell’ultima parte dell’incontro parlerà con Sara Chiappori della propria vocazione comica, nascosta in una carriera a dominante drammatica.
Programmato inizialmente in un’ora perfettamente intermedia fra la prima colazione e la seconda, detta anche pranzo, poi spostato per ragioni logistiche all’ora della merenda, l’incontro con Bruno Gambarotta ci ricorderà il vantaggio che egli ha preso su tutti noi. Quando nessuno lo faceva ancora è stato infatti lui il primo a parlare di cibo, raccontando le avventure del fagiano Jonathan Livingston e svelando i misteri del Codice Gianduiotto. Il riso è anche cibo, del resto; riso e cibo passano entrambi dalla lingua e condividono la stessa sede: la pancia.
Una serata di storie livornesi e di livornesità.
Le storie raccontano meglio di ogni spiegazione, dicono chi siamo senza indicare.
Un manipolo di livornesi salirà sul palco per raccontare davanti ad un microfono e ai propri concittadini un pezzo della loro vita, una storia accaduta loro in città o fuori.
Un insieme di racconti che disegnerà una piccola mappa di chi sono i Livornesi attraverso una serata di racconti dal vivo in prima persona condotta e ideata da Matteo Caccia.
(Verbania, 1981) si occupa di design come docente (al Politecnico di Milano e altrove), come curatrice di mostre (di recente, la sezione contemporanea del Triennale Design Museum, 2019), come saggista e critica. Tra i suoi libri: Dopo gli anni Zero (Laterza, 2014); Design senza designer (Laterza, 2016); Le caffettiere dei miei bisnonni (Utet, 2018).
(Milano, 1962) insegna Semiotica e Linguaggi contemporanei della Creatività alla Iulm (Milano). Collabora a la Repubblica con articoli su lingua e cultura e con un cruciverba quotidiano. Dirige il festival Il senso del ridicolo, a Livorno e le collane Campo aperto e Amletica leggera per l'editore Bompiani. I suoi ultimi libri sono: Parole in gioco. Per una semiotica del gioco linguistico (Bompiani, 2017) e Banalità. Luoghi comuni, semiotica, social network (Bompiani, 2019).
saggista e scrittore, è il curatore delle Opere complete di Primo Levi edite da Einaudi in tre volumi; tra i suoi ultimi libri: Primo Levi di fronte e di profilo, Guanda. Collabora con L'Espresso e con la Repubblica, dirige con Elio Grazioli la collana Riga presso Quodlibet e il sito culturale e casa editrice web doppiozero.
si è sempre divisa fra cinema e teatro. Ha recitato in spettacoli di Carlo Cecchi, Luca Ronconi, Andrea De Rosa, Toni Servillo. Con Sabato Domenica e Lunedì ha vinto il premio Ubu come migliore attrice. Al cinema ha interpretato cinque film con Mario Martone e per L'amore molesto ha vinto il David di Donatello, il Nastro d'Argento, la Grolla d'Oro e altro. La ricordiamo anche nel Caimano di Nanni Moretti, ne Il Divo e in Loro di Paolo Sorrentino, Io, loro e Lara di Carlo Verdone, Napoli velata di Ferzan Ozpetek e Dove siete? Io sono qui di Liliana Cavani, con cui ha vinto la Coppa Volpi al Festival di Venezia.
photo credits: Federica Di Benedetto
raccoglie, scrive e racconta storie per la TV, il teatro e la radio.
Lo ha fatto a Radio24 con VendoTutto e Voi siete qui.
Nel 2015 torna a Radio2, dove aveva scritto e condotto Amnèsia, con Una Vita. Da settembre 2015 è in onda tutti i giorni con Pascal dal lunedì al venerdì alle 22.30.
Ha creato e conduce Don’t tell my mom, storyshow in scena ogni primo lunedì del mese a Milano.
Scrive e parla per LaEffe, la tv di Feltrinelli.
Ha scritto due libri, Amnèsia e Il nostro fuoco è l’unica luce, per Mondadori.
Ad aprile 2017 è uscito il suo nuovo romanzo per Baldini&Castoldi, Il silenzio coprì le sue tracce.
ha studiato al Mozarteum di Salisburgo e a Bologna presso la Scuola di Teatro di Alessandra Galante Garrone, allieva di Jacques Lecoq.
Ha fondato nel 2003, insieme a Fabio Picchi, il Circolo Teatro del Sale a Firenze (di cui è presidente e direttrice artistica) e nel 2006 la Compagnia Maria Cassi (spettacoli: La Porta Aperta; Crepapelle; Suoniemozioni; Concertino d’Amore; Fiorentini).
Nel gennaio 2010 è andato in scena, a New York, My Life with Men... and Other Animals, di cui è interprete e co-autrice (regia di Peter Schneider).
Ha inciso il doppio cd Pardon (2012). I suoi spettacoli più recenti sono Soffriggo per te (2012), Attente al lupo (2013), Le città del cibo (2015, scritto con Fabio Picchi per il Festivaletteratura di Mantova), Shakespeare mon amour (2015, con Jack Ellis).
Un suo spettacolo classico è Galateo.
64 anni, giornalista romano e appassionato belliano, ha scritto su Panorama e La Stampa, dal 2005 su la Repubblica. Nei suoi libri si è occupato di politica, sesso, cibo, spettacolo e presagi. Nel 2015 ha donato il suo cospicuo archivio di ritagli alla Biblioteca della Camera dei deputati, per la gioia di giornalisti, studiosi e curiosi. Il suo ultimo lavoro di 965 pagine si intitola Invano: il potere in Italia da De Gasperi a questi qua (Feltrinelli, 2018).
è autore, attore, musicista e regista. I suoi testi sono legati a un lavoro di ricerca sul campo e indagano nella memoria di eventi e questioni legate alla storia recente e all’immaginario collettivo. Lavora attivamente anche all'estero e in particolare tra la Francia e il Belgio, dove sono stati messi in scena numerosi suoi spettacoli teatrali. Tra i più conosciuti: Radio clandestina (2000), Scemo di guerra (2003), La pecora nera (2005), La fila indiana (2009), Pro patria (2011), Discorsi alla nazione (2013), Laika (2015) e Pueblo (2017).
Il suo ultimo film è Viva la Sposa (2015); il suo ultimo libro Pro patria (Einaudi 2012).
Tra i tanti premi ricevuti: il premio Ubu (due volte), il Flaiano, il Dessì, il premio Fiesole, il Ciak d’oro.photo credits: Federica Di Benedetto
giornalista e critica teatrale, vive e lavora a Milano. Scrive e ha scritto di spettacoli e cultura per il quotidiano la Repubblica, per D la Repubblica delle Donne, Amica, GQ, Diario della settimana (quando ancora esisteva) e per il trimestrale di teatro Hystrio. Ha curato la direzione artistica del festival Tfaddal. Variazioni su Amleto dalla nuova scena (Teatro Franco Parenti, Milano, maggio 2013). Collabora con l’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.
Dal primo anno affianca la direzione artistica del festival per le arti performative.
diplomata all'Accademia nazionale d'arte drammatica Silvio D'Amico, inizia a lavorare in serie televisive come Task Force 45 e Un Passo dal Cielo, al cinema accanto a Fabrizio Bentivoglio nel film Forever Young e prossimamente nella nuova serie comedy targata Fox Extravergine. Parallelamente si diverte a creare personaggi femminili in diversi sketch comici nel programma radiofonico Non è un paese per giovani con il duo Cervelli-Veronesi su Radio2.
è interprete sensibile alle nuove drammaturgie. Fin dagli esordi disegna un percorso indipendente nel panorama del teatro di ricerca, collaborando, anche autorialmente, ad ampi progetti, con registi di spicco del panorama teatrale e cinematografico.
Fonda insieme al regista Renzo Martinelli la compagnia Teatro Aperto, oggi Teatro i, che gestisce l’omonimo spazio a Milano.
Ha ricevuto numerosi premi come miglior attrice protagonista tra cui Premio Olimpici del Teatro, Premio della Critica, Premio Eleonora Duse e Premio Ubu.
photo credits: Piergiorgio Pirrone
nato ad Asti il 26 maggio 1937, ha trascorso la maggior parte della vita lavorativa alla Rai, nella sede di Torino e alla direzione programmi di Roma, ricoprendo vari ruoli, dal cameraman al conduttore. Fra le sue numerose pubblicazioni, sono da segnalare Enciclopedia comica del diritto (Comix editore, 1996) e, sempre da Comix, Colpito in fronte da nemica palla (1994). Segue Il codice Gianduiotto (Morganti editori, 2006), parodia de Il codice da Vinci di Dan Brown. Del maggio 2016 è Non si piange sul latte macchiato, otto racconti in giallo, del 2018 Il colpo degli uomini d'oro e del 2019 Ero io su quel ponte, tutti Manni Editori.
milanese, classe 1988, storico del cinema. Attualmente è dottorando presso l'Università di Bergamo, ma non si considera un accademico. Si occupa di comici e di comicità per professione, ma soprattutto per passione. È autore della monografia Grandi Affari. Laurel & Hardy e l'invenzione della lentezza (Mimesis, 2017); fra gli altri suoi lavori, i videosaggi La morte e il principe, dedicato a Totò (co-regia di Diego Marcon, 2017) e Fantozzi. L'eterno ritorno (co-regia di Andrea Miele, 2018), su Paolo Villaggio. Ha collaborato con Ilaria Pezone al documentario France - Quasi un autoritratto (2017). Redattore di Doppiozero, scrive di film e di libri per diverse riviste, fra cui Blow Up, Film Tv e Filmidee.
(Livorno, 1980) giornalista, inviata e conduttrice Rai. Ha condotto Popolo Sovrano (Rai 2) e due edizioni del Premio Strega (Rai 3, 2017 e 2018).
Vincitrice del Premio Giornalistico Altiero Spinelli per gli studi europei (Ventotene, 2019).
Membro della Commissione di Saggi sull'Europa istituita dalla presidenza della Camera (2017).
Autrice del saggio sulle destre europee Europa Anno Zero – Il ritorno dei Nazionalismi (Marsilio, 2015).
Ha lavorato come inviata per i principali programmi di approfondimento giornalistico in Rai e a La7, coprendo con reportage e dirette tv i principali fatti di attualità italiani e internazionali.
studiosa di moda, docente universitaria e giornalista, scrive sul Venerdì e su la Repubblica. Consulente scientifica e curatrice di mostre, ha collaborato tra l’altro con il Victoria and Albert Museum per The Glamour of Italian Fashion 1945-2014.
Tra le sue pubblicazioni: L’alfabeto della moda (Carocci, 2019), Eleganza fascista (Carocci, 2017), The Origins of Italian Fashion 1900-1945 (V&A Publiushing, 2014), Moda. Dalla nascita della haute-couture a oggi (Carocci, 2012), Moda e teatro (Meltemi, 2008).
classe 1957, napoletano, attore teatrale, cinematografico e televisivo, debutta sul grande schermo nel 1987 nel film di Gabriele Salvatores Kamikazen - Ultima notte a Milano.
Una lunga carriera che ha visto la vittoria della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, del Premio Pasinetti al miglior attore alla 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e del Premio Gian Maria Volontè al Bif&st di Bari per Il papà di Giovanna diretto da Pupi Avati. Orlando ha inoltre vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes per La stanza del figlio di Nanni Moretti, due David di Donatello e due Ciak d'Oro (Aprile e Il Caimano, entrambi di Nanni Moretti), due Nastri d'argento (Preferisco il rumore del mare di Mimmo Calopresti e Il Caimano), un Globo d'oro (Sud di Gabriele Salvatores) e un Ciak d'Oro speciale Serial Movie per The Young Pope, la serie ideata da Paolo Sorrentino.
Il suo ultimo film è Un paese quasi perfetto di Massimo Gaudioso (2016); a teatro è invece stato impegnato in La Scuola di Domenico Starnone e Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato) di Lucia Calamaro; a settembre sarà in tv con la nuova serie di Paolo Sorrentino The New Pope.
cantautore, poeta, attore e performer, nasce il 18 marzo 1963 a Livorno, città che ispira da sempre la sua carriera artistica. Raggiunge il successo con gli Ottavo Padiglione e il singolo Ho Picchiato La Testa. Nel 2001 inizia la carriera da solista, che lo porterà a vincere il Premio Ciampi per il miglior arrangiamento (Disperati intellettuali ubriaconi) e alla realizzazione di colonne sonore di film. Nel 2009 è l'attore protagonista del road-movie L’uomo che aveva picchiato la testa, che Paolo Virzì gli dedica. Realizza due spettacoli omaggio a Piero Ciampi (2014 e 2016), mentre il suo ultimo lavoro musicale, Anime Storte, esce il 6 ottobre 2017.
photo credits: Giacomo Favilla
attrice fiorentina, laureata in filosofia, si è trasferita a Roma all’inizio degli anni ’70. Ha scritto trasmissioni culturali per la radio e condotto una serie di programmi televisivi per bambini. Dal 1974 si è inserita nel movimento dell’avanguardia romana fondando una sua compagnia teatrale e debuttando con lo spettacolo La festa; l'anno seguente ha aperto il Teatro Alberico, spazio polivalente dove sono nati i suoi principali lavori di quegli anni.
Nel corso della sua carriera ha tenuto molti seminari sulla recitazione, sul teatro comico e sulla regia. Ha interpretato alcuni film, tra cui Gostanza da Libbiano. Tra gli ultimi spettacoli teatrali si ricordano Il Libro Cuore ed altre storie, il monologo Cittadine, L’intrusa e Le sorelle materassi.
sono nato prevalentemente nel forlivese, verso la metà del secolo scorso (1957). Da bambino volevo fare il giornalista, oggi da giornalista vorrei fare il bambino. Da quasi trent'anni lavoro a Repubblica, per cui scrivo di società, cultura e, se proprio devo, anche di politica. Mi occupo da sempre di fotografia e cultura visuale. Nel 2009 ho creato e gestisco tuttora il blog Fotocrazia. Tra i miei libri sono affezionato a Un'autentica bugia: la fotografia, il falso, il vero (Contrasto, 2009).
photo credits: Zoe Vincenti
(Messina, 1978) vive a Roma. Per Einaudi Stile Libero ha scritto i romanzi Gli anni al contrario (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l'americano The Bridge Book Award) e Addio fantasmi (2018, finalista al Premio Strega). Ha scritto anche diversi libri per ragazzi, tra cui Bruno. Il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo 2012), Casca il mondo (Mondadori 2016) e Omero è stato qui (Bompiani 2019). È tradotta in Europa e negli Stati Uniti. Collabora con la Repubblica e altre testate.
photo credits: Daniela Zedda
nasce a Milano nel 1961. È autore televisivo, traduttore, editor. Ha cominciato a lavorare da ragazzo col padre Cino, ideatore e autore di quasi tutti i programmi del sabato pomeriggio alla Rai degli anni '60 e '70 per la leggendaria TV dei ragazzi RAI, da Chissà chi lo sa? a Il Dirodorlando. In quarant’anni di attività dietro le quinte del piccolo schermo si è dedicato quasi solo ai giochi: M’ama non m’ama, Doppio Slalom, La grande sfida, Vinca il migliore, La ruota della fortuna, Genius, Parole Crociate, The Money Drop, ecc. Ha ideato rompicapi, quiz e congegni ludici di ogni sorta per Mike Bongiorno, Paolo Bonolis, Gerry Scotti.